In una stanza poco illuminata, una pausa contemplativa. Assaporare la quiete e l'immobilità. C'è un aroma opulento nell'aria: una fragranza floreale, speziata e delicatamente verde, che incuriosisce e culla.
Le tende vengono tirate e la luce del sole riempie lo spazio, rivelando elaborate tappezzerie, librerie incombenti e arazzi sbiaditi drappeggiati su sedie, tavoli e divani. Il mondo esterno procede al solito ritmo, ma qui il tempo sembra andare alla deriva e scomparire.
Accanto alla finestra, tutto illuminato, una chaiselongue carica di cuscini rivolge il suo tacito invito. L'accettazione è immediata; la caduta su un tessuto morbido e consumato è un sollievo.
Attraverso la quiete, emerge una fantasticheria.